mercoledì 13 marzo 2013

La Catalogna privata delle borse di studio statali


In tempi di crisi la diminuzione delle entrate fa sì che diminuiscano gli aiuti statali. Questo ha colpito anche le borse di studio che lo Stato spagnolo dà, ad esempio, al settore dell’istruzione. In Catalogna, però, questi aiuti sono stati direttamente eliminati. Stando a quanto pubblicato dal quotidiano El País, gli studenti catalani sono stati esplicitamente emarginati, dato che nel resto del paese i beneficiari di borse di studio continuano a riscuotere la somma a loro destinata, anche se con qualche ritardo.

Il Ministero dell’Istruzione spagnolo, capeggiato da José Antonio Wert, è passato all’attacco dopo avere espresso la sua volontà di introdurre cambiamenti nel sistema educativo catalano. Infatti, Wert ha collegato il processo democratico catalano – mediante il quale il popolo chiede il diritto all’autodeterminazione e l’autonomia – con un “indottrinamento” nelle aule della Catalogna. Wert punta a sradicare il sistema di immersione linguistica e ha sostenuto davanti al Congreso de los Diputados (l’equivalente della nostra Camera) di volere “spagnolizzare i bambini catalani)”.

Il Ministro dell’Istruzione spagnolo, nonostante abbia affermato di aver fatto “sforzi” per mantenere le borse di studio agli studenti, ha tagliato del 14,6% i fondi per questo settore. I tagli avvenuti in Spagna, equivalenti a 209 milioni di euro, corrispondono in Catalogna a una totale abolizione delle borse di studio. Inoltre, il Ministro Wert ha inasprito i requisiti per accedere alle borse di studio generali, quelle destinate agli studenti di famiglie poco abbienti.

Manel Bosch

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